Cerca e trova immobili

CANTONECittadella della giustizia, il fronte del no: «Prezzo fuori mercato, è uno spreco di soldi»

08.05.24 - 06:31
Pamini (UDC): «Perché deve farsene carico il contribuente?»
Ti-Press
Fonte Red
Cittadella della giustizia, il fronte del no: «Prezzo fuori mercato, è uno spreco di soldi»
Pamini (UDC): «Perché deve farsene carico il contribuente?»

LUGANO - «No allo spreco di denaro pubblico». Non ha dubbi il fronte contrario all’acquisto e alla trasformazione della ex banca del Gottardo nel nuovo palazzo di Giustizia. Un’operazione dal costo di 80 milioni (ma ne serviranno solo 76), avallata dal parlamento a febbraio su cui si esprimerà il popolo il 9 giugno.

Il comitato del no - UDC, Verdi, Avanti con Ticino e Lavoro ed HelvEthica, hanno espresso profonde perplessità riguardo a questa iniziativa, invitando a votare no. «Si tratta di uno spreco di soldi - rimarca l’ex granconsigliere e attuale consigliere nazionale democentrista Paolo Pamini - il prezzo è completamente fuori mercato, e non vedo perché debba essere il contribuente a farsene carico».

I costi - L’investimento inciderà nel budget annuale del Cantone con circa 16 milioni l’anno. «Costruire un palazzo nuovo, di quella volumetria, costerebbe 80 milioni. Non siamo contro quello stabile in particolare, anche se per certi versi gli argomenti non mancherebbero. Per noi è una questione di prezzo. Tanto che, in aula, avevamo proposto di ridurlo di 15 milioni. A quel punto, avremmo sostenuto l’acquisto».

«Investimento inadeguato» - Per il comitato «sussiste una profonda sproporzione del progetto rispetto alle reali necessità della giustizia ticinese, soprattutto in un periodo in cui si chiedono sacrifici economici ai cittadini. L’investimento di tale entità è inadeguato per un edificio che, seppur storico, comporterà elevati costi di manutenzione e gestione».

«Inconcepibile» - Per il fronte del no «è inconcepibile procedere all’acquisto prima ancora di definire concretamente l'organizzazione futura della giustizia ticinese, specialmente alla luce della digitalizzazione imminente che renderà obsoleti numerosi spazi ora necessari. La gestione elettronica dei dossier e la conduzione telematica di parte delle udienze dovrebbero ridurre significativamente il bisogno di spazi fisici, rendendo così l'investimento uno sperpero di denaro pubblico».

Esplosione dei costi - Il rischio è un aumento sostanziale dei costi previsti, che potrebbe aggravare ulteriormente la situazione finanziaria del nostro Cantone, già chiamato alla cautela nella gestione delle proprie risorse.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

il saggiatore 1 sett fa su tio
Il problema, di cui nessuno pare abbia (ancora) parlato, è la digitalizzazione della giustizia (c.d. Justitia 4.0). Essa prevede, da un lato, l'obbligo per i tribunali di trasmettersi gli atti - documenti, verbali, sentenze ecc. - esclusivamente per via informatica, dall’altro, l'obbligo per i rappresentanti professionali - in sostanza, gli avvocati - di fare lo stesso quando trasmettono gli atti ai tribunali. È previsto che la digitalizzazione diventi realtà intorno al 2029. Ora, per un verso, è notorio (ma pare, purtroppo, solo agli addetti ai lavori) che l'attuale palazzo di giustizia non disponga della necessaria infrastruttura informatica, di cui il palazzo EFG, invece, già dispone. Per altro verso, è notorio che il palazzo di giustizia non potrà mai disporre di tale infrastruttura, se non, in pratica, ricostruendolo da capo, cosa che senza dubbio non si può fare a costo zero e probabilmente non si può fare entro il 2029. Il quesito che si pone è dunque il seguente. Vogliamo veramente rischiare che intorno al 2029, improvvisamente, i rappresentanti professionali e quindi le parti che essi rappresentano - cioè noi cittadini - non possano (più) trasmettere gli atti ai tribunali, tra cui il Tribunale d’appello, che si trova appunto nel palazzo di giustizia? Vogliamo veramente rischiare che il Tribunale d’appello non possa (più) trasmettere gli atti, per es., al Tribunale federale? In altre parole, vogliamo veramente mettere a rischio il nostro diritto - di noi cittadini - di fare ricorso, prima al Tribunale d’appello, poi, per es., a Tribunale federale? Qualunque cittadino che si è rivolto al giudice per ottenere giustizia sa che non possiamo correre un simile rischio.

F/A-19 1 sett fa su tio
Risposta a il saggiatore
Sai, in 5 anni si può costruire una città intera, alla giustizia serve uno stabile confacente progettato su misura con ampi posteggi, comodo e fuori dal caos cittadino, il Tarchini di turno ti può insegnare come fare, magari ha già pronti anche gli spazi . Con le minacce da fine del mondo non si va da nessuna parte, anzi, il cittadino le percepisce come qualcosa di negativo ed allora il no diventa una cosa certa. La gente va convinta non minacciata, in più la gente ha un cervello e ragiona ed ha capito che chi troppo vuole nulla stringe.

F/A-19 1 sett fa su tio
Il Galeazzi udc dice che col palazzetto si mantiene in città 700 lavoratori, poi però porteranno l’amministrazione a Cornaredo , che incongruenze. E poi chi dice che non si può ristrutturare l’attuale palazzo, hanno perso 20 anni in chiacchiere quando a quest’ora era già tutto fatto. L’ospedale di Bellinzona è in continua ristrutturazione ma perfettamente funzionante, e stiamo parlando di malati, silenzio riposo operazioni e sterilità ambientale. Qui a Lugano si parla di persone che lavorano in ufficio ma per i nostri prodi a sa po fa nagott.

Ala 1 sett fa su tio
Magistratura ancora in centro città aumentando traffico e difficoltà di accesso per i poveri cristi in un palazzo firmato e di prestigio? 🤑 Risparmiamo piuttosto a un miliardo (1'000'000'000) rinunciando a due ospedali previsti a 10 minuti di treno (e di auto) uno dall'altro edificando, finalmente, un ospedale cantonale al ceneri. Il palazzo di giustizia mettiamolo al Civico..... Ah, no. L'idea non piace agli amici degli amici degli amici degli appalti "pubblici".....

Mar 1 sett fa su tio
Se é vero Suglio ex UBS é stato venduto x 80 milioni e completamente occupato, vedete poi voi.

core_90 1 sett fa su tio
15 milioni vorrebbe pagarlo..ma dove vive?

AlfaAlfa 1 sett fa su tio
Risposta a core_90
15 milioni in meno

core_90 1 sett fa su tio
Risposta a AlfaAlfa
Ma pagano 8milioni in affitti all’anno..ora che patteggiano il prezzo magari a 6 milioni in meno ne hanno spesi il doppio pagandoli ai soliti borsoni

Panoramix il Druido 1 sett fa su tio
Se Pamini è contrario io sono favorevole, a prescindere!

Mar 1 sett fa su tio
Risposta a Panoramix il Druido
Che intelligenza

Eneri 1 sett fa su tio
Sarebbe un uso privato dei soldi pubblici?

chateaubeyevelle1982 1 sett fa su tio
Questo stabile è stato costruito durante un periodo di boom finanziario esprimendo anche un ego spropositato dell'allora Banca del Gottardo dimostrando mancanza di realismo e di visione a lungo termine. Il nostro Cantone fa lo stesso, a scapito dei cittadini che sono sempre più discriminati a livello salariale e a livello di possibilità di lavoro, e si getta in improbabili progetti di questo tipo mentre dall'altra parte della medaglia non rispetta il voto popolare di pareggiare il bilancio nonostante abbassi gli stipendi dei dipendenti pubblici e pian pianino raschia dalle loro pensioni. Fra i promotori per l'acquisto troviamo un sindaco che ha provato a raddoppiarsi lo stipendio e un ex consigliere di Stato che è dentro dappertutto. L'avidità rende cechi e poco longimiranti.... per dirla educatamente.

AlfaAlfa 1 sett fa su tio
Basta richiedere 3-5 stime peritali da diverse fonti dentro e fuori Cantone, da specialisti NON LEGATI alle Banche ed alla Politica, e poi fare la media. In tutti i casi, quanti potenziali altri acquirenti ci sono, pronti a pagare 80 mio?…..

F/A-19 1 sett fa su tio
Risposta a AlfaAlfa
Nessuno!

Pippopeppo 1 sett fa su tio
Chi prende la stecca?
NOTIZIE PIÙ LETTE